L’amatriciana del re. Quando mi hanno dato questa ricetta mi hanno spiegato l’origine del nome: si utilizza il cosiddetto “culatello di guanciale” ossia la parte finale del guanciale, quella più pregiata. Risulta ,infatti, essere la parte più saporita perché quando il guanciale viene appeso tutti i sapori scendono verso il basso.
Questo ingrediente rende il piatto ancora più buono di quanto non lo sia utilizzando un comune guanciale.
E l’abbondante spolverata finale di pecorino completa il tutto!
Ecco l’amatriciana del re:
Ingredienti (per 500 Gr di pasta):
- 500 Gr di rigatoni
- 300 Gr di culatello di guanciale
- 500 Gr di polpa di pomodoro
- Vino bianco per sfumare
- Scalogno
- Olio e.v.o.
- Peperoncino
- Pecorino grattugiato per terminare
Per prima cosa si deve far rosolare lo scalogno sminuzzato e il peperoncino nell’olio.
In un’altra padella va fatto rosolare il guanciale tagliato a cubetti, si sfuma con il vino, si fa cuocere fino a renderlo croccante e si lascia da parte.
Nella padella con lo scalogno si deve unire il pomodoro e il guanciale non scolato e si fa sobbollire per circa 30 minuti a fiamma bassa.
Intanto si fa cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Si condisce la pasta con il sugo e si suddivide nei piatti.
L’amatriciana del re si completa con una abbondante spolverata di pecorino grattugiato.
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